lunedì 21 gennaio 2008

Studiare : Autodidatta o Maestro? Riflessioni #1

Questo è un dilemma molto diffuso fra gli aspiranti musicisti: faccio da solo aiutandomi con dvd, libri o internet oppure mi rivolgo ad un insegnante?

E' facile intuire che sono 2 situazioni diverse ed ognuna da risultati diversi.

L'insegnante è un investimento di denaro e di tempo, ci si affida ad una persona perchè questa ci migliori o ci risolva dei problemi.Ed essendo un investimento bisogna prendere tutto con la dovuta serietà ed impegno soprattutto per i costi che si vanno a sostenere, chiaramente tutto verrà poi (si spera) ripagato con un miglioramento del nostro drumming.

L'autodidatta sceglie un percorso un po più complesso e rischioso.Anzi la complessità è in parte diminuita con la diffusione di ausili didattici (dvd, libri, internet) ma il rischio persiste. Il rischio è quello di non seguire un filo didattico, di perdersi cioè fra le mille e mille informazioni e soprattutto è quello di sbagliare impostazione della mani errore che può portare anche a problemi fisici (tendinite, tunnel carpale).

Sono tante le motivazioni che fanno scegliere una o l'altra soluzione: Disponibilità economica; intraprendere la strada del professionismo; presenza in zone di una scuola di musica o di un insegnante di batteria; volersi migliorare; disponibilità di tempo da dedicare allo studio; ecc.

Io ho scelto, dopo anni di studio da autodidatta, di andare da un maestro, nonostante non volessi fare il batterista di professione. L'ho fatto per diversi motivi, innanzitutto per migliorarmi e dare un senso al mio picchiare tamburi, sentivo di essere arrivato ad un limite oltre il quale non riuscivo ad andare, poi perchè avevo trovato un maestro vicino al mio lavoro e in ultimo perchè avevo un lavoro :-) e quindi avevo di che pagarmi le lezioni.

Quando sono andato a lezione, ho preferito concentrarmi subito sull'impostazione,e sui rudimenti classici, in modo poi da poter avere le basi minime per continuare da solo, quando il tempo per lo studio mi sarebbe stato sottratto dal lavoro.E in fine dei conti non mi è andata male...
Il maestro, nel mio caso, è stato utile per correggere errori, dovuti ad anni di improvvisazioni e di ricerca empirica. E devo dire che di errori ne ha trovati tanti,soprattutto di postura e impostazione delle mani visto che utilizzavo come riferimento le illustrazioni dei vari metodi e le interpretavo come potevo. Inoltre mi ha fatto notare tutte le mie tensioni e mancanza di rilassamento durante l'esecuzione.

Insomma il maestro mi è servito per migliorarmi, e per aprire la mia mente. Già il solo parlare con una persona preparata mi ha arricchito, sentire le sue esperienze, didattiche e musicali mi ha motivato. Ah, non è un insegnante di quelli strafamosi e strapagati che compaiono sulle copertine delle riviste, è semplicemente uno che ha studiato e che sa suonare nel modo che a me piace.

Ops! sono stato lungo. Però è un argomento che voglio continuare....

Al prossimo post.

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