martedì 26 novembre 2013

Tante bacchette, troppe bacchette...

Ho fatto un giro sul sito di un noto fabbricante di bacchette, in particolare ho dato un'occhiata al catalogo. Ma quanti modelli esistono ?? Quando ho iniziato ad interessarmi di piatti e tamburi, intorno agli inizi degli anni 80, la batteria riuscivo a vederla solo in TV, in piazza quando si esibivano le orchestre e in alcune parrocchie. La parrocchia dove ho iniziato a sonicchiare aveva una classica Hollywood Meazzi con le pelli completamente ricoperte di nastro da imballaggio. Allora le bacchette le dividevo in 2 gruppi : nuove, quindi lisce e con punta; vecchie, tutte mangiucchiate e senza punta. Col tempo la divisione è migliorata : 7A se suonavi Jazz, 5A se suonavi pop, 5B se suonati rock e 2B se facevi il carpentiere. Poi per i più fighi c'erano i mallets e per i raffinati le spazzole. Crescendo ho capito che il suono deve essere nella tua testa, poi nelle tue mani ed infine nelle bacchette. Puoi suonare jazz con due tronchi di legno, o funkeggiare con le spazzole. La scelta di creare bacchete con le specifiche di artisti noti è solo una, sacrosanta, operazione di marketing, usare una stick nera non mi farà suonare come Steve, però mi farà scegliere, da buon fan, il marchio che la produce. Continuerò ad utilizzare le 7A per il jazz le 5A per pop e se devo piantare un chiodo nel muro... tirerò fuori una 2B.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Perchè odi cosi tanto le 2b? ..si sono più pesanti, hanno una impugnatura più corposa, ma il suono che producono è superiore alle stechine 5A

Unknown ha detto...
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