lunedì 24 maggio 2010

Il click alle prove.

E' da un po di tempo che utilizzo il metronomo durante le prove del gruppo.
Tenendo conto che non usiamo sequenze o basi il suo utilizzo potrebbe essere evitato o comunque ridotto all'osso. E allora perchè stressarsi l'anima nella lotta contro la macchinetta ticchettante?

Beh come ho avuto già modo di scrivere qui sopra da qualche parte, ci sono brani che funzionano bene solo ad una determinata velocità: basta accellerarli o rallentarli e perdono di intensità e di groove.

Detto questo mi sono reso conto che , parafrasando un noto proverbio, "la batteria non vuole pensieri" e datosi che siamo uomini e non drum machine e in testa non abbiamo solo musica e bpm ma anche gioie, tristezze, giramenti di bacchette etc etc può capitare di perdersi fra le velocità dei vari brani o addirittura di perdersi durante l'esecuzione di un brano, quando la testa parte per la tangente e si inserisce il piota automatico e piano piano si accellera o si rallenta. Oppure può capitare che gli altri musicisti durante un assolo, sotto effetto dell'adrenalina, comincino a correre oppure spaventati da un passaggio complesso rallentino un po l'esecuzione.

Insomma le insidie sono tante, allora avere un'ancora, un riferimento costante diventa una buona cosa.

Certo all'inizio mi sembrava di aver perso un po di libertà dal punto di vista della creatività e di suonare un po legato e meccanico.

Beh la mia sfida è stata proprio questa : convivere con il click senza subirlo...
...chiaramente la lotta è ancora in corso, ma i primi punti ho cominciato a portarli a casa anche io.

Esercizio : scaricate METRODRUM e dopo aver impostato una velocità bassa (60/65 bpm) con i soli quarti attivate la modalità time test e provate a fare dei rudimenti o quello che vi passa per la testa....

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